RICERCA-Oro

Prospezioni minerarie

Lo studio dei minerali in granuli e l'indagine geochimica sui sedimenti del torrente Leno nelle due valli di Vallarsa e Terragnolo (Trentino meridionale) mira all'individuazione di modeste manifestazioni metallifere epitermali associate al complesso calcareo-dolomitico del Trias superiore e del Giurassico inferiore.
La ricerca, condotta in collaborazione con la SESI, vuole verificare alcuni recenti e occasionali ritrovamenti minerari, capirne la genesi e stabilire la possibilità di un loro utilizzo in epoche passate.
L'ipotesi è che le soluzioni acquose calde ricche in silice risalendo lungo faglie e fratture abbiano alterato e sostituito le rocce incassanti formando masse e filoni silicei e argillitici, dove successivi fenomeni di raffreddamento hanno determinato la precipitazione delle fasi metalliche, ivi compreso l'oro nativo, l'argento e il rame.
Si tratta di mineralizzazioni formatesi a temperatura modesta (tra i 50°C e i 200°C) tra cui la ricerca mira ad individuare mineralizzazioni a mercurio, antimonio, arsenico, argento, oro nativo, alunite, ma anche mineralizzazioni a rame, piombo, zinco e stagno.

Nelle immagini...
- Campione di oro in quarzo
Sul campione sono presenti piccole masse d'oro che spiccano per il colore giallo brillante e la lucentezza metallica: le masse si trovano in una ganga (vale a dire l'insieme di minerali sterili associati a minerali metalliferi utili di un giacimento minerario) di quarzo.
- Schema: ipotesi della circolazione di soluzioni acquose calde nel terziario.

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