Fortunato Zeni (archivio Fondazione MCR 6754_16)

Società Museo Civico di Rovereto

La Società Museo Civico di Rovereto nasce nell'agosto del 1851 (prima dell'unità d'Italia) per tutelare il patrimonio naturalistico e storico da ogni tipo di spogliazione essendo Rovereto una terra di confine sottoposta alla dominazione asburgica.

Gli uomini che si riunirono per dar vita a un museo cittadino avevano in mente progetti di ampio respiro, pensati perché durassero nel tempo e con la consapevolezza che avrebbe riguardato anche le generazioni future.

L'incontro si tenne nella sala della Biblioteca Comunale, nell'edificio nel quale aveva sede il Ginnasio Roveretano (a fianco della Chiesa di S. Marco). A presiedere la seduta fu Don Paolo Orsi, il Direttore della Scuola, cui fu affidato l'incarico, in quella occasione, di dirigere anche il nascente Museo. Le linee di fondo del progetto ispiratore furono riassunte nel resoconto per la pubblica opinione stilato da un altro professore del Ginnasio Luigi Benvenuti, in qualità di segretario della nuova istituzione. "… sette sono i rami nei quali si aggrediscono oggetti: botanica, zoologia, mineralogia, fisica, archeologia, arti liberali e arti meccaniche. …. Riguardo alle offerte di denaro, gli offerenti si obbligheranno per due anni di contribuire annualmente una o più azioni da fiorini uno. …"

Ancora nella prima riunione, furono approvati uno statuto provvisorio e attribuite cariche. Don Paolo Orsi fu eletto direttore generale, Luigi Benvenuti segretario, mentre il ruolo di cassiere fu assegnato al barone Cesare Malfatti. Per la botanica fu eletto Domenico Sartori farmacista, per la zoologia Luigi Althamer di Arco, per la mineralogia l'imprenditore Antonio Pischl. L'incarico per l'archeologia fu affidato a Giovanni Battista Noriller, ma ad occuparsene poi in realtà fu Fortunato Zeni. Per la fisica fu incaricato don Giuseppe Pederzolli che insegnava al Ginnasio. Il pittore Giuseppe Sanquirico avrebbe dovuto dirigere la sezione di arti liberali, mentre per le arti meccaniche fu individuato Guglielmo Lange, ingegnoso costruttore di macchine. Ma il Museo si sviluppò di fatto, fin da subito, in due direzioni, quella delle scienze naturali e quella dell'archeologia.

Il nuovo Museo sorse comunque nel contesto di un generoso impegno della classe dirigente locale in una fase di grande fiducia nella capacità della scienza di contribuire a risolvere i problemi sociali. Questa impronta è ancora oggi riconoscibile. La Società Museo Civico il 29 dicembre 1983 donò l'intero patrimonio al Comune di Rovereto, decisione maturata in seguito all'impossibilità, da parte di un organismo culturale quale era il Museo Civico di dare risposta alle allora recenti imposizioni normative. Potrebbe sembrare un atto di resa, invece per l'intelligenza del Consiglio di Amministrazione di allora e dei Soci partecipanti al confronto, la Società è riuscita a trasferire le competenze professionali dei propri soci nel lavoro quotidiano del Museo. Crediamo di poter dire che la Società non solo non abbia mai tradito gli ideali di Fortunato Zeni ma ne abbia arricchito il progetto culturale e scientifico.


Consiglio di Amministrazione 2022-2027

Maurizio Zulian Presidente
Fabiana Zandonai Segretario
Gionata Stancher Tesoriere
Francesco Festi Consigliere
Arrigo Martinelli Consigliere
Martina De Maio Consigliere
Barbara MaurinaConsigliere
Lucio Sottovia Consigliere
Alessandra Cattoi * Direttore Fondazione MCR
Micol Cossali * Assessore alla Cultura, Creatività giovanile e Innovazione

Revisori dei Conti
Francesca Carloni
Paola Potrich

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* Il Direttore della Fondazione MCR e il Sindaco del Comune di Rovereto o persona da lui designata partecipano di diritto

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Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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