Ritrovata nel comune di Avio in Trentino una spada risalente all'età del Bronzo

Ritrovata nel Comune di Avio in Trentino una spada risalente all'età del Bronzo

  • Probabilmente l'arma fu spezzata durante un rituale propiziatorio. In buono stato di conservazione, non è comunque l'unico manufatto in regione che testimonia l'affermazione di una élite guerriera nella società del tempo.

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Come Andúril, la leggendaria spada di Aragorn nel Signore degli Anelli, anche l'antica spada in bronzo rinvenuta nel comune di Avio fu spezzata e poi ricostruita: spezzata oltre 3000 anni fa, forse durante un rituale, e ricomposta al giorno d'oggi dai restauratori della Soprintendenza di Trento.

Rinvenuta a circa 1360 m di quota sulle alture sopra l'abitato di Avio, la spada è stata in principio affidata per errore alla Soprintendenza di Verona, che poi la riconsegnò alla Provincia di Trento, poiché da lì di fatto risultò provenire, anche se solo per pochi metri. 

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Il 6 maggio di quest'anno ad Avio si è tenuta una conferenza a più voci per presentare questo eccezionale ritrovamento fortuito.

Si tratta di un manufatto in buono stato di conservazione attribuibile alla tipologia delle spade a lingua da presa e databile fra il XIV e l'XI secolo a.C., alla fine dell'età del Bronzo. Non è l'unico reperto trovato in regione che testimonia la nascita del ruolo di un'élite guerriera e la sua importanza all'interno della società del tempo.

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Difficile stabilire se l'arma fu spezzata durante l'uso oppure all'interno di un rituale propiziatorio. Esistono infatti numerose prove che rivelano come fosse diffusa l'usanza di "defunzionalizzare" manufatti di prestigio a scopo cultuale forse all'interno di cerimonie funebri. Non è ancora ben chiaro infatti se questi venissero rotti per accompagnare nell'aldilà i cari estinti oppure se il tutto si svolgesse all'interno di un rituale votivo dedicato a una divinità.

Dalle pendici del Monte Baldo, a poca distanza dalla spada, provengono altri due manufatti in bronzo databili alla stessa fase: si tratta di un coltello con manico a giorno e di una punta di lancia con immanicatura a cannone, entrambi in custodia presso il Museo Civico di Rovereto.

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Entrambi i reperti potrebbero essere legati al nuovo ritrovamento: la punta di lancia in quanto riferibile ad attività belliche o comunque alla "panoplia" di un guerriero; il coltello in quanto piegato e "defunzionalizzato" nello stesso punto della spada, ossia tra l'immanicatura e la lama.

La spada, che sarà poi esposta nell'Antiquarium di Avio, verrà ora analizzata minuziosamente per comprendere diversi aspetti funzionali e inerenti alla sua fabbricazione. Altre ricerche saranno invece condotte attorno al luogo del ritrovamento.

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a cura di Maurizio Battisti, Sezione Archeologia Fondazione MCR

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