Pannello 3 - Foto 1: Malga Lavacchione

Storia delle malghe e dei baiti

  • Percorso Lessinia | 03. STORIA

Sono 18 le malghe sui Monti Lessini nei Comuni di Ala e Avio. Con il termine malga si intende una unità produttiva silvo-pastorale formata da aree prative e bosco, dotata di pozze di abbeveraggio e di alcuni edifici per la produzione e conservazione dei prodotti caseari. Gli edifici di malga hanno avuto importanti cambiamenti nel tempo: inizialmente erano costruiti in legno con il tetto coperto di paglia e per molti secoli l'attività casearia è stata separata in due edifici distinti, il baito e la casara.

Il baito, dovendo essere periodicamente spostato per esigenze di concimazione naturale dei pascoli, ha conservato la struttura lignea fino agli inizi dell'800. L'edificio era formato da tre vani: l' andito, il loc del late, un locale areato dove si raccoglieva il latte appena munto per separarlo dalla panna, e il loc del fóc, dove avveniva la lavorazione del latte riscaldandolo su dei focolari di pietra. In questo locale erano alloggiate anche le "binele", cuccette per i malghesi.

La casara, essendo destinata alla conservazione dei prodotti, era costruita già dal sec. XVI con muratura in pietra coperta di lastre. L'edificio era formato da due locali: il portego, con portale d'ingresso ad arco serviva al riparo degli animali e la casara dove venivano stagionati i formaggi.

A partire dai primi decenni del sec. XIX anche i baiti divennero stabili e furono costruiti in muratura. Verso la fine del secolo la casara fu incorporata insieme al baito in un unico edificio.

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Malga Lavacchione
Interno stallone Malga Scortigara di Cima Casara
Malga Foppiano
Malga Revoltel

Da leggere

Malghe di Ala e Avio di Barbara Debiasi, Associazione Quei de Fopiam clicca qui >

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