L'artista ritrovato. Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò e il barocco in Vallagarina

L'artista ritrovato. Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò e il barocco in Vallagarina

  • mostra temporanea

Museo della Città
via Calcinari, 18
Rovereto (TN)
dal 9 aprile al 2 ottobre 2022

Mostra promossa da
Comunità della Vallagarina
Comune di Rovereto
Fondazione Museo Civico di Rovereto
Accademia Roveretana degli Agiati

Con il patrocinio di
Provincia autonoma di Trento
Apt Rovereto e Vallagarina

Curatela
Dario De Cristofaro
Alice Salavolti

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Visita guidata la domenica pomeriggio alle ore 16, dal 24 aprile eccetto l'8 e il 29 maggio. 

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Info
Fondazione Museo Civico di Rovereto
T 0464 452800
museo@fondazionemcr.it

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Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò (1682-1759) è uno dei massimi esponenti del barocco trentino.

Noto e prolifico artista nativo di Sacco (Rovereto), si formò tra Venezia e Roma con due importantissimi pittori come Antonio Balestra e Carlo Maratti. Dal suo ritorno in patria, Baroni rivestì chiese e palazzi della Vallagarina di tele e affreschi che lo resero il principale protagonista del barocco locale. 

Con la mostra al Museo della Città di Rovereto, L'artista ritrovato. Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò e il barocco in Vallagarina, a cura degli storici dell'arte Alice Salavolti e Dario De Cristofaro, si portano all'attenzione del pubblico opere inedite, normalmente non visibili o, più generalmente, dimenticate, "ritrovate" e riscoperte insieme al loro autore in una ricerca di studio che diviene oggi anche restituzione, dovuta alla collettività, di una personalità che tanto ha colorato la vita cittadina dal Settecento fino a oggi.

La mostra è promossa dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, dal Comune di Rovereto, dalla Comunità della Vallagarina, e dall’Accademia Roveretana degli Agiati, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e dell’Apt di Rovereto e Vallagarina.

L'artista ritrovato

Proprio per il profondo legame dell’artista con gli edifici ecclesiastici, pubblici o privati della sua terra, le opere in mostra sono un punto di partenza per ritrovare l'artista anche sul territorio, in un’ottica di museo diffuso.

Il visitatore potrà quindi, uscendo dalle sale museali, scoprire Baroni e approfondirne la conoscenza attraverso la visione delle sue opere nei contesti originari, nelle chiese e nei palazzi di molti comuni della Vallagarina, in autonomia o con le visite guidate organizzate dalla Fondazione Museo Civico.

La visita prosegue dal museo al territorio: Baroni e il barocco il Vallagarina

La fortuna di Gaspare Baroni Cavalcabò si percepisce dalla quantità di tele e affreschi che decorano chiese e palazzi della Vallagarina. 

Sessanta opere disseminate nel Trentino meridionale, ancora nel contesto originario. Nella cartina sono indicati i luoghi in cui approfondire Baroni e conoscere un altro grande protagonista del Settecento, Antonio Gresta (1671-1727). 

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L'artista ritrovato

Se, fino alla metà del secolo scorso, un’esposizione dei lavori di Baroni sembrava improbabile perché gran parte delle opere conosciute erano pale d'altare e dunque inamovibili, nel corso degli ultimi cinquant’anni, numerosi sono stati i ritrovamenti di tele che si ritenevano perdute, molte delle quali depositate in sagrestie di chiese roveretane.

Si è inoltre concretizzata in questa mostra la disponibilità al prestito da parte di collezionisti privati o istituzioni.

In esposizione, opere di proprietà del Comune di Rovereto, della Parrocchia di San Marco, del Museo Casa Natale di Antonio Rosmini, della Parrocchia di San Giovanni Battista, della Famiglia Bossi Fedrigotti, del Castello del Buonconsiglio, del Convento dei Cappuccini di Arco, del MAG Museo Alto Garda, del Museo di Castelvecchio di Verona, della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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