MIMETISMI in natura e nell'arte di Liu Bolin

  •  16.03.2024 - 12:26 
  •  Arte, Mostre, Zoologia e Biologia
  • Inaugurata oggi la mostra temporanea al Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, fino al 30 giugno 2024

Animali e insetti, piante e fiori, ma anche gli esseri umani talvolta fingono di essere ciò che non sono. L’esposizione temporanea “Mimetismi” esplora il concetto di mimetismo, fenomeno presente in natura, allargando però lo sguardo anche sull'uomo e sull’arte, attraverso l'affascinante lavoro dell'artista cinese Liu Bolin.

L'esposizione, promossa dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto in collaborazione con la Galleria Gaburro di Milano, e curata dagli esperti del museo Gionata Stancher, Giulia Tomasi e Tiziano Straffelini, propone ai visitatori un viaggio attraverso il mimetismo nella natura e nell'arte.

“Da sempre il nostro museo è attento sia alla ricerca che alla divulgazione - commenta il presidente della Fondazione Museo Civico Giovanni Laezza - Questa mostra coinvolge tutte le sezioni, dalla botanica alla zoologia e all’arte, dove da due anni il Museo è tornato a essere protagonista: dopo le ultime mostre al Museo della Città, ospitiamo qui Liu Bolin, artista di caratura internazionale, e presto apriremo, in collaborazione con il MART una mostra su Roberto Marcello Baldessari”.

“Sono molto colpito dai Musei in Italia, che hanno tanto da offrire anche nelle città più piccole e non solo nelle metropoli -  afferma Liu Bolin - Questa mostra è straordinaria, le sezioni scientifiche del museo hanno saputo fondere le mie opere con le strategie del mimetismo naturale, volte alla sopravvivenza, in modo perfetto. A me hanno consentito di vedere le cose da un punto di vista diverso, che non avevo mai approfondito così a fondo, per trasmettere i miei messaggi, per riflettere sul presente e sul futuro dell'uomo.”

“Siamo onorati di avere nella città di Rovereto un artista come Liu Bolin - commenta la sindaca di Rovereto Giulia Robol - In tutti gli eventi e le attività del museo di miscelano ricerca, divulgazione, scienza e in questo caso anche arte, con la scelta interessante di un artista innovativo, che con opere molto forti fa riflettere su tematiche urgenti, politiche, sociali, ecologiche, e su come l’essere umano si inserisca nel mondo”

"Rappresentiamo Liu Bolin da oltre 15 anni - dichiara Giorgio Gaburro, presidente della Galleria Gaburro di Milano - Giovane artista, ebbe il suo studio distrutto dal governo cinese nel 2005, e si fece ritrarre per protesta mimetizzato tra le macerie. Da lì nacque la sua cifra stilistica, fatta di immagini potenti che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Siamo felici di averlo potuto portare a Rovereto per questa mostra"

Il mimetismo, fenomeno biologico attraverso cui gli organismi assumono forme e colori simili a quelli dell'ambiente circostante o di altri esseri viventi, è il filo conduttore dell’esposizione. Animali e piante ricorrono a questo stratagemma per sfuggire ai predatori, per nascondersi tra gli elementi circostanti o spacciarsi per ciò che non sono. Un'evoluzione biologica mirata alla sopravvivenza, che Liu Bolin trasforma in un potente strumento di espressione artistica anche in questa occasione: presenta infatti 7 grandi opere provenienti dalla Galleria Gaburro di Milano, che rappresenta l’artista, che si intrecciano con la narrazione delle sale della mostra, portando con sé un valore umano e sociale che solo l’arte sa restituire.

In mostra si potranno scoprire diversi esemplari floristici: sebbene in ambito vegetale sia meno conosciuto e studiato rispetto al mondo animale, il mimetismo è molto utilizzato, probabilmente perché le piante, per via della loro staticità, sono più vulnerabili.

Esistono piante che assumono sembianze diverse pur mantenendo la fisionomia vegetale, e piante che si ‘camuffano’ da organismi diversi come insetti o addirittura sassi. Il mimetismo nei vegetali può essere visivo, tattile ma anche olfattivo. L’emissione di sostanze volatili può rappresentare un segnale di difesa dai predatori ma è anche un’ottima strategia per attrarre gli insetti impollinatori.

Tra gli esemplari in mostra, specie locali come la falsa fragola, completamente insapore, che imita la specie più gustosa per essere comunque consumata da animali e uomini e per diffondere efficacemente i suoi semi, ma anche uno degli esempi di mimetismo vegetale più eclatanti, i Lithops, piccole piante succulente originarie delle zone desertiche dell’Africa meridionale, comunemente conosciute come “sassi viventi”, di cui il museo possiede la più importante collezione italiana. Si tratta di piante che per forma, dimensione e colore sembrano pietre che abbondano nel loro ambiente naturale.

Per quanto riguarda gli animali, esistono due strategie principali: il mimetismo criptico, che rende gli organismi meno visibili nell'ambiente tramite colorazione e forma, e il mimetismo aposematico, in cui le specie diventano più visibili per avvertire i predatori della loro pericolosità o per ingannarli.

In mostra saranno esposte collezioni entomologiche con esemplari di insetti che imitano le foglie per sfuggire ai predatori, oppure di farfalle che espongono grandi occhi disegnati sulle ali per confonderli, o falene perfettamente mimetizzate.
Presenti anche esemplari dalle ricche collezioni ornitologiche del museo, come il tarabuso, che, oltre ad avere livree con colori simili all’ambiente, in caso di pericolo assume una caratteristica postura per confondersi con le canne del suo habitat naturale. Questo perché, oltre all’aspetto, il mimetismo riguarda anche il comportamento, e in mostra ve ne saranno numerosi esempi, e molte curiosità da scoprire, anche per i più piccoli.

Non mancheranno gli esemplari vivi di piante e animali che attuano strategie mimetiche particolarmente efficaci: oltre a Lithops e falsa fragola, i visitatori potranno ammirare dal vivo il mimetismo dei camaleonti, e degli insetti foglia secca.

Tutte queste storie di mimetismo naturale si completano con l'esperienza artistica e umana di Liu Bolin, noto come "l'uomo invisibile", che utilizza il mimetismo come forma di resistenza e riflessione, creando opere in cui si fonde con l'ambiente circostante. Attraverso la sua arte, Bolin mette in discussione idee e atteggiamenti, aprendo uno spazio di riflessione sulle dinamiche sociali, politiche e culturali del nostro tempo.

Questo tipo di linguaggio artistico nasce nel 2005 come risposta alla distruzione del suo studio da parte del governo cinese, e i suoi lavori si sono poi evoluti in una critica sociale e politica, evidenziando le tensioni tra individuo e ambiente urbano. Nelle sue opere che lo hanno reso famoso a livello internazionale, Bolin si mimetizza nei luoghi abitati dall’uomo per esplorare temi come la censura, l'alienazione e l'invisibilità, oltre al consumismo, all’inquinamento e alla crisi dei rifugiati.

La Fondazione Museo Civico di Rovereto si conferma ancora una volta come luogo di dialogo tra diverse discipline, promuovendo la comprensione delle molteplici sfaccettature del mondo che ci circonda. Anche questo progetto, che unisce gli ambiti della botanica e della zoologia con l'arte contemporanea, offre una prospettiva interdisciplinare sulla relazione tra uomo e Natura.

La mostra "Mimetismi: in Natura e nell’arte di Liu Bolin" sarà aperta al pubblico dal 16 marzo fino al 30 giugno 2024 presso il Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto.
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