Pannello 2 foto 1 | Veduta della Vallagarina dal Santuario di San Valentino

La storia della valle scritta nel paesaggio

  • Percorso "L'antica via Ala-Serravalle" | 02. GEOLOGIA

Geologia


Ci troviamo a est del lago di Garda, nella valle dell'Adige tra il Monte Baldo e i Monti Lessini - Zugna - Piccole Dolomiti, i due massicci montuosi che costituiscono gli imponenti versanti che si innalzano dalla piana. La valle, così come la vedete, si è formata a seguito di differenti processi geologici nel corso di milioni di anni, ed è tuttora in divenire. L'Adige cominciò a incidere profondamente la valle 6 milioni di anni fa, come parte dei forti fenomeni erosivi lungo il letto dei fiumi provocati dai movimenti tettonici dello scontro tra Africa ed Europa, che determinarono contemporaneamente il forte abbassamento del livello del mar Mediterraneo. Altri processi che determinarono la struttura e l'aspetto della valle dell'Adige furono quelli legati alle glaciazioni: a partire da 2.58 milioni di anni fa, si registrò un raffreddamento del pianeta accompagnato da un'alternanza tra fasi fredde con espansione dei ghiacciai e fasi temperate, i periodi interglaciali, con il ritiro dei ghiacciai. Proprio l'erosione provocata dalle lingue glaciali durante le diverse glaciazioni del periodo Quaternario ha determinato la tipica sezione a U della valle dell'Adige. Successivamente allo scioglimento dei ghiacciai il paesaggio si modificò fino alle forme che possiamo osservare oggi: insieme alla piana alluvionale, si formarono i cosiddetti coni di deiezione cioè l'accumulo di sedimenti con la tipica forma di ventaglio che forma i primi rilievi allo sbocco delle valli laterali. Questi, nel loro alternarsi sui due fianchi della Val d'Adige, hanno determinato il tipico andamento sinuoso del fiume e, in passato, anche la formazione di una serie di laghetti, ora eliminati per effetto delle bonifiche e delle opere di regimazione delle acque e rettificazione del corso. Nei secoli, i maggiori coni di deiezione sono stati scelti per gli insediamenti umani e le coltivazioni, poiché erano ben esposti al sole ed erano gli unici luoghi al sicuro dalle piene del fiume. Alzando lo sguardo potete anche osservare da questo punto una grande opera di protezione, detta vallo tomo. Questa struttura consiste in un muro di contenimento rinforzato (rilevato paramassi) preceduto da una buca (vallo paramassi): la sua funzione è quella di contenere i massi rocciosi che potrebbero staccarsi dalla parete. Queste opere vengono costruite in prossimità di abitazioni e di infrastrutture con lo scopo di proteggerle. Continuando il percorso verso Ala potrete osservare dei grandi massi rocciosi lungo i terrazzamenti coltivati. Si tratta di massi originati da crolli dei versanti sovrastanti, spigolosi e la cui composizione corrisponde alla roccia che costituisce le pareti rocciose. È possibile notare anche altri tipi di massi o ciottoli utilizzati spesso nella costruzione dei muretti a secco. Hanno una forma tondeggiante dovuta al trasporto durante il periodo glaciale e una composizione che dipende dal loro luogo di formazione.


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