progetto

PANGEA: una rete museale che opera in partenariato, per promuovere la ricerca, salvaguardare il patrimonio, sviluppare l'applicazione delle nuove tecnologie in campo scientifico e divulgare i risultati degli studi.

PANGEA si pone come interlocutore verso enti pubblici o privati, italiani e stranieri, che vogliano costruire, in partenariato, progetti di tutela e salvaguardia del patrimonio naturalistico, sviluppo di tecnologie sperimentali nel campo della paleontologia e della geofisica, attività finalizzate allo sviluppo dell'offerta museale, eventi e manifestazioni di carattere scientifico, iniziative e progetti di cultura e formazione nel campo delle scienze naturali.

PANGEA nasce dall'intuizione dei responsabili del Museo di Storia Naturale e del Territorio dell'Università di Pisa, del Museo Geopaleontologico del Castello di Lerici (SP) e del Museo Civico di Rovereto (TN) che, dal 2001, avevano avviato una collaborazione per attività di ricerca paleontologica internazionale. E ai quali si aggiunge nel 2004 il neonato Museo dei Fossili e delle Ambre di S. Valentino in Abruzzo Citeriore (PE).
L'efficacia delle azioni proposte, derivate dall'operare in partenariato, ha spinto i quattro Musei a elaborare un'ipotesi di strutturazione permanente delle attività che ha portato, nel mese di aprile del 2005, alla nascita della rete di musei naturalistici italiani "PANGEA".
È del novembre 2007 l'adesione alle attività della Rete PANGEA del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.

Il corpus delle iniziative e dei progetti realizzati, o in corso di sviluppo, può essere così sintetizzato: spedizioni paleontologiche internazionali, formazione di tecnici, diffusione della cultura scientifica, sperimentazione ed applicazione di tecnologie innovative nella ricerca, mostre ed eventi.
Da qui le campagne scavo nella Provincia di Rio Negro (Patagonia, Argentina) con il ritrovamento del giacimento a titanosauri (dinosauri caratteristici del periodo Cretacico) in località El Cuy, che ha avuto una vasta eco in Italia e nel mondo. Quindi la partecipazione, e lo straordinario successo, ai Festival della Scienza di Genova, alla Sezione spezzina del Festival, la presenza a Discovery on Film a Rovereto e a molti altri eventi culturali. 

L'attività di ricerca svolta in Argentina ha avuto un sigillo ufficiale attraverso gli accordi siglati con il Museo Argentino di Scienze Naturali di Buenos Aires "Bernardino Rivadavia" (MACN) e con la Provincia di Rio Negro, accordi che prevedono forme di cooperazione attraverso la nascita della Stazione Scientifica Italo - Argentina in General Roca, la collaborazione con il Museo Patagonico di Scienze Naturali, l'organizzazione di campagne di scavo congiunte nel sito di El Cuy, oltre ad attività di censimento, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-naturalistico nel territorio di quella Provincia.