Cassiano Conzatti, dal Messico a Rovereto un erbario unico al mondo

Cassiano Conzatti, dal Messico a Rovereto un erbario unico al mondo

  • L'inedito erbario messicano di inizio Novecento custodito presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto

Nell'ambito della mostra 7 storie per 1 museo, dal 26 ottobre fino al 14 novembre 2021 sarà esposto per la prima volta al Museo della Città di Rovereto l'erbario messicano raccolto da Cassiano Conzatti e conservato presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto. 

Cassiano Conzatti (1862-1951) è stato un personaggio eclettico di origine trentine che, come molto spesso accadde, fu costretto a emigrare in Messico alla ricerca di fortuna. Giunto oltreoceano poverissimo, egli riuscì comunque a completare gli studi, per poi intraprendere una brillante carriera di botanico ricercatore e professore universitario

Cassiano Conzatti

In foto: Cassiano Conzatti nel 1946 con la medaglia Altamirano, assegnata agli insegnanti che raggiungono 50 anni di attività.

L'erbario donato alla Fondazione Museo Civico di Rovereto - in parte dal Conzatti stesso, in parte dalla figlia Victoria - consta di quasi 1.700 campioni. Si tratta di una collezione di piante exsiccatae, ovvero raccolte e seccate sotto pressa, risalente al primo Novecento, che solo recentemente, grazie alla sua catalogazione da parte dei botanici del Museo, si è rivelata essere di notevole spessore sia per l'importanza storica che la valenza scientifica. 

I campioni d'erbario sono organizzati in teche secondo la famiglia sistematica di appartenenza, montati su fogli originali e completi di cartellino riportante informazioni precise (nome scientifico, luogo di raccolta, data, raccoglitore, ecc.) scritte a mano dallo stesso Conzatti. Il valore scientifico dell'erbario è legato soprattutto alla ricchezza in tipi, ovvero di quei campioni raccolti e utilizzati per descrivere una nuova specie per la scienza. In particolare, i tipi messicani conservati a Rovereto sono 56, descritti non solo da Conzatti ma anche da altri botanici internazionali vissuti tra Ottocento e Novecento. Il campione più antico presente nell'erbario Conzatti risale al 1886 mentre quello più recente è datato 1944.

Cassiano Conzatti

In foto: Campione di Ruellia conzattii conservato nell'erbario

Per quanto riguarda la provenienza, i campioni sono stati raccolti in oltre 20 stati messicani. Tra i 1687 campioni catalogati, 17 hanno provenienze diverse dal Messico, in particolare USA ed Europa. Si tratta di campioni che furono spediti a Conzatti da botanici di fama internazionale come C. G. Pringle, C. J. M. Grand e M. Gandoge, in seguito a rapporti epistolari e scambi di materiale. Varie di queste lettere tra botanici sono state ritrovate tra i campioni all'interno delle teche, così come numerosi disegni botanici fatti proprio dallo stesso Conzatti. 

L'erbario custodito dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto non è l'unico raccolto da Conzatti: sono più di 20 i suoi erbari registrati ufficialmente e sparsi per il mondo, ma la collezione custodita a Rovereto è tra le più importanti a livello mondiale, dopo quella conservata nell'Università di Città del Messico e quella dello Smithsonian Institution di Washington. 

Cassiano Conzatti

In foto: Chiavi d'erbario, autografo di Conzatti

Sull'erbario roveretano di Conzatti sono stati pubblicati due articoli scientifici sulla rivista della Società Botanica Italiana da parte dei botanici della Fondazione Museo Civico di Rovereto, inerenti il loro lavoro di catalogazione e alcune prime elaborazioni: 

- G. Tomasi, A. Bertolli, F. Prosser, 2018 - Catalogazione di un erbario inedito di Cassiano Conzatti custodito presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto (ROV). Notiziario della Società Botanica Italiana, 2(2):57-60,2018 > QUI

- G. Tomasi, A. Bertolli, F. Prosser, 2016 - Le raccolte di Cassiano Conzatti, botanico messicano di origini italiane. Notiziario della Società Botanica Italiana, 0:111,216 > QUI

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a cura di Giulia Tomasi, Sezione Botanica Fondazione MCR

Victoria Conzatti e Giulia Tomasi

In foto: Victoria Conzatti, figlia di Cassiano, classe 1918, ritratta con la botanica del museo Giulia Tomasi nel 2016, nella sua casa a Oaxaca in Messico.

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