Nogaredo

L'antico borgo di Nogaredo è caratterizzato dalle tipiche dimore addossate, con corti interne e bei portali, fino a Palazzo Candelpergher, oggi Municipio. Fra gli altri spicca Palazzo Lodron, nato come edificio fortificato e divenuto poi residenza signorile. Lungo il viale dei Tigli con l'antica Via Crucis si giunge alla chiesa di S. Lucia Nell'antico borgo di Noarna sorge Castelnuovo (Castel Noarna), di origine medievale, ampliato in seguito dalla famiglia Lodron, che ospita affreschi del Cinquecento e la cappella di San Nicolò. Le prigioni nella torre accolsero le donne accusate di stregoneria. Di particolare pregio è la chiesa barocca di S. Maria a Brancolino, riccamente decorata con affreschi, stucchi tele, e la cappella di destra con fini ornati rococò.

Per quanto i più antichi insediamenti del comune di Nogaredo si possano far risalire all'età del Bronzo, le testimonianze archeologiche sono perlopiù corrispondenti all'età romana, che vide la capillare antropizzazione del territorio, particolarmente vocato all'agricoltura intensiva. Numerose le tombe rinvenute nei dintorni di Nogaredo, soprattutto in prossimità di Brancolino. Nell'area del dòs Pagàn, doveva esservi una vasta necropoli, sia di epoca romana che altomedievale con oltre 150 deposizioni in casse di tegoloni, di pietra e in nuda terra. I modesti corredi rispecchiano lo status della popolazione contadina che risiedeva nel territorio.

Dal punto di vista geologico, l'aspetto più interessante è l'ampio apparato di conoide su cui sorge l'abitato di Nogaredo, un accumulo di materiali sciolti torrentizi organizzati secondo una tipica forma a ventaglio o a imbuto, con apice verso monte e apertura a valle.

Il comune è in gran parte occupato da vigneti e abitati, e la flora è piuttosto povera rispetto a quella dei comuni limitrofi: circa 500 specie. Ambienti di un certo pregio sono le sponde dell'Adige, alcuni lembi aridi e la zona boscata a monte di Castel Noarna. I vigneti possono ospitare specie di una certa rarità, come Cerinthe minor, presente in Trentino quasi solo nell'alta Vallagarina. Le specie minacciate a livello provinciale sono una quindicina, tra cui l'orchidea Epipactis bugacensise. Il territorio ospita un buon numero di specie faunistiche nonostante la sua limitata estensione. Nelle aree agricole nidificano varie specie di uccelli come il merlo e il fringuello, mentre dove il paesaggio è più diversificato si insediano anche specie quali il tordo bottaccio e il picchio verde. Fra i mammiferi gli abituali frequentatori dei coltivi sono la volpe, il tasso, la donnola e la lepre comune. Nell'area urbana sono presenti diverse specie sinantropiche, come il balestruccio e la rondine montana. Negli ambienti forestali, oltre a scoiattolo e faina si trovano uccelli quali la cincia dal ciuffo e il picchio rosso maggiore; fra gli anfibi spicca la salamandra pezzata.

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"Destra Adige Lagarina"
Paesaggi e tradizioni, Natura e Cultura lungo il filo rosso dell'antica strada

Il progetto, sostenuto dalla Provincia Autonoma di Trento, di valorizzazione del paesaggio collinare al fine di potenziare il locale distretto agro-turistico-ambientale, ha posto come priorità la riqualificazione della viabilità storica di collegamento fra Isera, Nogaredo, Villa Lagarina, Pomarolo e Nomi. Ciò ha consentito di recuperare tratti di muro a secco, di strada e insieme a loro scorci di storia, che raccontano della fruizione passata di queste zone.



Nogaredo - Castel Noarna
Nogaredo - Castel Noarna

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