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Bangia atropurpurea
Tassonomia | Phylum: Rhodophyta; Classe: Bangiophyceae; Ordine: Bangiales; Familia: Bangiaceae |
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Specie | Bangia atropurpurea |
Dettagli | Bangia atropurpurea (Roth) C. Agardh |
Descrizione | Filamenti singoli, non ramificati, rossi, aderenti al substrato per mezzo di dischi basali e rizoidi. A maturità i filamenti sono uniseriati nella regione basale e multiseriati nelle porzioni superiori a seguito di divisioni longitudinali e radiali delle cellule. Le cellule sono di forma sferica o cuboidale con cloroplasto assiale stellato. La riproduzione asessuale avviene per monospore rilasciate dopo digestione di porzioni di parete cellulare. La riproduzione sessuale non è stata osservata in habitat d'acqua dolce. I filamenti sono larghi 190-380 μm e lunghi fino a 15 cm. Le cellule hanno un diametro di 15 μm e sono lunghe 13-60 μm. |
Distribuzione | B. atropurpurea è ampiamente distribuita nella zona litorale, sia di habitat marini che d'acqua dolce (fiumi e laghi del Nord America, Europa e Asia). Anche se alcuni Autori distinguono Bangia d'acqua dolce (B. atropurpurea) da Bangia marina (B. fuscopurpurea), attualmente non c'è consenso nella comunità scientifica, sebbene recentemente un certo numero di studi molecolari tendano a sostenere tale distinzione. Per quanto riguarda la distribuzione di B. atropurpurea nel Lago di Garda, si può ricordare che non è citata nell'elenco specie delle alghe neritiche di A. Garbini nel 1899. B. atropurpurea è stata raccolta per la prima volta nel Lago di Garda nel 1954 in una località limitrofa a Sirmione da W. Kock (non pubblicato). Nel 1996 viene osservata da E. Rott e M. Cantonati durante un corso internazionale di limnologia nelle vicinanze di Torbole (Tempesta). |
Localizzazione del taxon | Lago di Garda. Colonizza i substrati rocciosi prevalentemente nella parte centro-nord del lago (fino a Toscolano Maderno sulla sponda orientale e Torri del Benaco per la sponda occidentale). Segnalata sporadicamente più a Sud. |
Osservazioni progetto ACE-SAP | B. atropurpurea occupa tipicamente la zona eulitorale e sopralitorale. Qui è soggetta a fluttuazioni ambientali giornaliere e stagionali che la sottopongono a stress da disseccamento, irraggiamento, congelamento e osmotico. Inoltre, si ritiene che l'aumento delle radiazioni ultraviolette dovute all'assottigliamento dello strato di ozono della stratosfera, abbia un effetto stressante per molti organismi fotoautrofi e in particolar modo per le specie eulitorali che sono esposte alla radiazione diretta durante bassi livelli idrici. Poiché il Lago di Garda è soggetto ad ampie fluttuazioni di livello, si ritiene che B. atropurpurea sia adattata ad un habitat molto stressante. La comprensione dei meccanismi di resistenza di B. atropurpurea all'elevato irraggiamento e al disseccamento sono tra gli obiettivi principali del gruppo di lavoro all'interno del Progetto ACE_SAP. |